VOLTI DA FESTIVAL
Circusbandando
Sciabadi sciabadai usa e getta mai mai mai
evento teatrale pèer bambini
di e con Paco Paquito e Celestina
Nel mondo del benessere, formato ''usa e getta'', si accumulano rifiuti senza sapere dove metterli. Si può continuare così?
Tra
odori poco profumati, colori sempre più appannati, boschi, fiumi e mari
inquinati, la storia, o meglio le storie, si sviluppano davanti al
grande Totem della spazzatura con il suono di lattine burattine,
contenitori e bottiglie di plastica, vecchi fogli di giornali...
insomma, parlando dellambiente non manca proprio niente!
Interamente
dedicato alla tematica dell'inquinamento e coniugando l'aspetto
educativo con la comicità che sempre accompagna l'agire umano anche
dietro problematiche così complesse e terribilmente attuali ''Sciabadì
Sciabadai'' si presenta come un divertente inno di speranza per un mondo
più sano, più pulito e più gioioso, estremamente efficace nel
sensibilizzare piccoli e grandi alla raccolta differenziata dei rifiuti.
Circusbandando è una realtà teatrale che riesce a coniugare comicità,ironia e impegno sociale.
Gli spettacoli, infatti non sono solo per bambini, ma anche gli adulti possono divertirsi e imparare qualcosa di nuovo.
mercoledì 10 luglio 2013
VOLTI DA FESTIVAL: Giacomo Trinci, Lidia Riviello, Roberto Veracini, Giuseppe Grattacaso, Fabrizio Parrini, Alessandro Agostinelli, Alberto Bertoni artisti Enio (Pizzi) Furiesi, Giuliano Mannucci, Alessio Marolda, Alessandro Marzetti, Fulvio Santoni, Stefano Tonelli interventi musicali Giulio Stracciati - chitarra, Stefano Franceschini - sax, Nino Pellegrini - contrabbasso
VOLTI DA FESTIVAL
Poetici Laberinti
Giacomo Trinci, Lidia Riviello, Roberto Veracini, Giuseppe Grattacaso, Fabrizio Parrini, Alessandro Agostinelli, Alberto Bertoniartisti Enio (Pizzi) Furiesi, Giuliano Mannucci, Alessio Marolda, Alessandro Marzetti, Fulvio Santoni, Stefano Tonelli
interventi musicali Giulio Stracciati - chitarra, Stefano Franceschini - sax, Nino Pellegrini - contrabbasso
A Volterra esiste un luogo antico, solitario, dove sincontrano vicoli segreti e piazzette discrete: è Via de' Laberinti. Qui si sono dati appuntamento poeti, artisti, musicisti, si sono addentrati nel labirinto, hanno seguito i passi e i segni lontani, si sono cercati. E hanno cercato sensazioni, immagini, voci, odori, richiami, che provengono da quelle mura, da quelle porte, da quelle finestre invisibili, da cui si vede il mondo, o meglio, la sua immagine riflessa così sono nati i poetici laberinti, dove ci si perde, sognando.
Poetici Laberinti
Giacomo Trinci, Lidia Riviello, Roberto Veracini, Giuseppe Grattacaso, Fabrizio Parrini, Alessandro Agostinelli, Alberto Bertoniartisti Enio (Pizzi) Furiesi, Giuliano Mannucci, Alessio Marolda, Alessandro Marzetti, Fulvio Santoni, Stefano Tonelli
interventi musicali Giulio Stracciati - chitarra, Stefano Franceschini - sax, Nino Pellegrini - contrabbasso
A Volterra esiste un luogo antico, solitario, dove sincontrano vicoli segreti e piazzette discrete: è Via de' Laberinti. Qui si sono dati appuntamento poeti, artisti, musicisti, si sono addentrati nel labirinto, hanno seguito i passi e i segni lontani, si sono cercati. E hanno cercato sensazioni, immagini, voci, odori, richiami, che provengono da quelle mura, da quelle porte, da quelle finestre invisibili, da cui si vede il mondo, o meglio, la sua immagine riflessa così sono nati i poetici laberinti, dove ci si perde, sognando.
martedì 9 luglio 2013
VOLTI DA FESTIVAL: Giacomo Trinci, Lidia Rivello, Roberto Veracini, Giuseppe Grattacaso,Fabrizio Parrini,Alessandro Agostinelli.
VOLTI DA FESTIVAL
Ventosi versi-poeti sulla rocca sillana in una sera di mezza estate
Giacomo Trinci, Lidia Rivello, Roberto Veracini, Giuseppe Grattacaso,Fabrizio Parrini,Alessandro Agostinelli.
musiche: Andreino Salvadori
In una sera di mezza estate la Rocca Sillana di Pomarance si offre come superba cornice di austera magnificenza per una scalata verso un metaforico Olimpo abitato da arabeschi sinestetici di voci e versi.
Immerso nel tepore della luce calante del tramonto, un ristretto gruppo di spettatori si metterà in cammino verso la vetta per un evento che vede protagonista la parola poetica.
Ventosi versi-poeti sulla rocca sillana in una sera di mezza estate
Giacomo Trinci, Lidia Rivello, Roberto Veracini, Giuseppe Grattacaso,Fabrizio Parrini,Alessandro Agostinelli.
musiche: Andreino Salvadori
In una sera di mezza estate la Rocca Sillana di Pomarance si offre come superba cornice di austera magnificenza per una scalata verso un metaforico Olimpo abitato da arabeschi sinestetici di voci e versi.
Immerso nel tepore della luce calante del tramonto, un ristretto gruppo di spettatori si metterà in cammino verso la vetta per un evento che vede protagonista la parola poetica.
VOLTI DA FESTIVAL: FABRIZIO PARRINI
VOLTI DA FESTIVAL
Fabrizio Parrini
Genet
reading
Negli ultimi giorni della sua vita Jean Genet non riesce a trovare una camera nel suo albergo abituale: il Rubens. E' costretto a farsi aiutare da un amico per trovare una camera in uno squallido albergo da una stella: il Jack's.
Genet è malato di cancro ed ha appena terminato il suo ultimo libro.
Fabrizio Parrini
Genet
reading
Negli ultimi giorni della sua vita Jean Genet non riesce a trovare una camera nel suo albergo abituale: il Rubens. E' costretto a farsi aiutare da un amico per trovare una camera in uno squallido albergo da una stella: il Jack's.
Genet è malato di cancro ed ha appena terminato il suo ultimo libro.
VOLTI DA FESTIVAL: MADAUS
VOLTI DA FESTIVAL
Madaus
La macchina del tempo
concerto
MADAUS nasce dall'incontro di quattro musicisti dell'Accademia della Musica di Volterra: Aurora Pacchi, Marzio Del Testa, Antonella Gualandri, David Dainelli.
L'atmosfera della città di Volterra fa da sfondo al lavoro del gruppo, una realtà segnata dalla presenza del manicomio, che è fonte viva di ispirazione per il loro primo lavoro, ''La Macchina del Tempo''.
MADAUS racchiude in sé l'acronimo dei nomi dei componenti del gruppo (MADA) e il pronome US (noi) ed è allo stesso tempo la pronuncia della corrispondente parola inglese per manicomio, madhouse.
Partendo dalla tradizione della musica italiana, il suono acquista nuova vita, attraverso la rielaborazione di alcuni strumenti, come la batarra (un basso composto con due corde da basso e tre corde della chitarra), pianoforte e basso preparato (inserimento di piccoli oggetti tra le corde degli strumenti, per variarne il suono).
È proprio l'autenticità del suono a caratterizzare le storie della ''Macchina del Tempo''.
Madaus
La macchina del tempo
concerto
MADAUS nasce dall'incontro di quattro musicisti dell'Accademia della Musica di Volterra: Aurora Pacchi, Marzio Del Testa, Antonella Gualandri, David Dainelli.
L'atmosfera della città di Volterra fa da sfondo al lavoro del gruppo, una realtà segnata dalla presenza del manicomio, che è fonte viva di ispirazione per il loro primo lavoro, ''La Macchina del Tempo''.
MADAUS racchiude in sé l'acronimo dei nomi dei componenti del gruppo (MADA) e il pronome US (noi) ed è allo stesso tempo la pronuncia della corrispondente parola inglese per manicomio, madhouse.
Partendo dalla tradizione della musica italiana, il suono acquista nuova vita, attraverso la rielaborazione di alcuni strumenti, come la batarra (un basso composto con due corde da basso e tre corde della chitarra), pianoforte e basso preparato (inserimento di piccoli oggetti tra le corde degli strumenti, per variarne il suono).
È proprio l'autenticità del suono a caratterizzare le storie della ''Macchina del Tempo''.
VOLTI DA FESTIVAL: DANIO MANFREDINI
VOLTI DA FESTIVAL
Danio Manfredini
Incisioni alla Fortezza
recital/concerto
Incisioni alla Fortezza è un recital-concerto intorno al tema amoroso in cui gli stati d'animo si rivelano ora in forma di verso poetico, ora in forma di canzone.
Dalle cover di musica italiana tratte dallalbum Incisioni e da qualche brano dell'autore stesso emerge la sofferenza prodotta dal bisogno amoroso: paura della perdita, bruciore dellassenza, difficoltà di accettare la fine delle cose.
I versi di Mariangela Gualtieri e Jean Genet che si alternano alle canzoni aprono le porte a una riflessione più ampia sull'amore, sul travaglio e la bellezza dellesistere.
"Il maestro invisibile" si è formato con Cesar Brie e Iben Nagel Rasmussen ed è cresciuto nell'ambito dei centri sociali autogestiti milanesi,ha lavorato anche in strutture psichiatriche.
Fonda nel 1975 il Collettivo teatrale Tupac Amaru presso il centro sociale isola di milano.
Ha collaborato con la compagnia Pippo Delbono e Teatro Valdoca.
Vincitore di tre premi Ubu.
Danio Manfredini
Incisioni alla Fortezza
recital/concerto
Incisioni alla Fortezza è un recital-concerto intorno al tema amoroso in cui gli stati d'animo si rivelano ora in forma di verso poetico, ora in forma di canzone.
Dalle cover di musica italiana tratte dallalbum Incisioni e da qualche brano dell'autore stesso emerge la sofferenza prodotta dal bisogno amoroso: paura della perdita, bruciore dellassenza, difficoltà di accettare la fine delle cose.
I versi di Mariangela Gualtieri e Jean Genet che si alternano alle canzoni aprono le porte a una riflessione più ampia sull'amore, sul travaglio e la bellezza dellesistere.
"Il maestro invisibile" si è formato con Cesar Brie e Iben Nagel Rasmussen ed è cresciuto nell'ambito dei centri sociali autogestiti milanesi,ha lavorato anche in strutture psichiatriche.
Fonda nel 1975 il Collettivo teatrale Tupac Amaru presso il centro sociale isola di milano.
Ha collaborato con la compagnia Pippo Delbono e Teatro Valdoca.
Vincitore di tre premi Ubu.
lunedì 8 luglio 2013
VOLTI DA FESTIVAL: MARCO PAOLINI
VOLTI DA FESTIVAL
Marco Paolini/Lorenzo Monguzzi
Song n 14
concerto teatrale
Una serata tra musica,canzoni e parole....
Storie brevi dedicate al futuro........ nuove canzoni,nuovi racconti, protagonisti della prima parte della serata,mentre nella seconda ballate del repertorio comune dei due protagonisti
Marco Paolini, autore e interprete di un repertorio che appartiene al Teatro Civile, si distingue per il gusto dello studio dei testi e della ricerca delle fonti e per l'accostamento continuo dei fatti e trovate teatrali spesso dissacranti e ironiche.
Grazie a Il racconto del Vajont Paolini arriva al grande pubblico; lo spettacolo vince nel 1995 il Premio Speciale Ubu per il Teatro Politico, nel 1996 il Premio Idi per la migliore novità italiana e nel 1997 l'Oscar della televisione come miglior programma dell'anno per la trasmissione televisiva sulla tragedia del Vajont,
Marco Paolini/Lorenzo Monguzzi
Song n 14
concerto teatrale
Una serata tra musica,canzoni e parole....
Storie brevi dedicate al futuro........ nuove canzoni,nuovi racconti, protagonisti della prima parte della serata,mentre nella seconda ballate del repertorio comune dei due protagonisti
Marco Paolini, autore e interprete di un repertorio che appartiene al Teatro Civile, si distingue per il gusto dello studio dei testi e della ricerca delle fonti e per l'accostamento continuo dei fatti e trovate teatrali spesso dissacranti e ironiche.
Grazie a Il racconto del Vajont Paolini arriva al grande pubblico; lo spettacolo vince nel 1995 il Premio Speciale Ubu per il Teatro Politico, nel 1996 il Premio Idi per la migliore novità italiana e nel 1997 l'Oscar della televisione come miglior programma dell'anno per la trasmissione televisiva sulla tragedia del Vajont,
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